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Le scarpe rosse sono il simbolo della lotta al femminicidio più diffuso nel nostro Paese. L'emblema deriva dal progetto d'arte partecipativa Zapatos Rojos di Elina Chauvet, nato nel 2009 nel contesto di Ciudad Juárez, realizzato in Italia per la prima volta nel 2012 e poi in numerosi altri Paesi. Con questo saggio, Francesca Guerisoli riprende e aggiorna parte della ricerca affrontata nel suo libro Ni una mas. Arte e attivismo contro il femminicidio (2016), con cui ha elaborato il primo e più approfondito inquadramento critico di Zapatos Rojos, ottenendo il patrocinio di Amnesty International "per la capacità di andare oltre i fatti del femminicidio, sapendo ispirare nel lettore un desiderio concreto di cambiamento". Il saggio mette in rilievo il significato della marcia di scarpe rosse e il valore che il progetto, nato in una realtà specifica, esprime in tutti quei contesti in cui la relazione asimmetrica tra i sessi porta al femminicidio. Attraverso numerosi esempi, presenta inoltre la diffusione virale avuta dall'opera in Italia e apre a nuove modalità di azione sociale ed estetica dell'arte nello spazio urbano.